Secondo la tradizione popolare gli ultimi tre giorni di gennaio coincidono con i tre giorni più freddi dell’inverno. Tanto che perfino la Merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino.
Il suo manto divenne grigio per la fuliggine e da allora rimase di tale colore.
Da una statistica tratta dalla banca dati ultra trentennale del Centro Geofisico Prealpino (periodo 1967-2004) risultano queste interessanti considerazioni.
Temperatura media dei tre giorni (29-30-31 gennaio) = 3.7 °C
Media delle t. massime dei tre giorni = 7.4 °C
Media delle t. minime dei tre giorni = 0.0 °C
Se si pensa che la temperatura media di gennaio (calcolata sullo stesso periodo di osservazioni) è 2.8°C la media di questi tre ultimi giorni risulta di quasi un grado maggiore (0.8°C) più alta.
Infatti statisticamente dopo il 10 di gennaio la temperatura tende ad a umentare.
Forse la leggenda della Merla nacque in un’epoca in cui gennaio era molto più freddo di oggi, forse, non disponendo di strumenti e di statistiche la gente, sofferente già per due mesi di freddo, aveva la sensazione che il “cuore” dell’inverno fosse il periodo più freddo.
Sta di fatto che, numeri alla mano, oggi non è più così.
Per gli appassionati di curiosità statistiche ecco altri “record”:
Media più elevata (Merla più calda) nel 1982, con 9.3°C (+5.5°C rispetto alla media)
Media più bassa (Merla più fredda) nel 2005, con -2.3°C (-4.3°C rispetto alla media)
nel "famoso" gennaio 1985 delle nevicate abbondanti la "Merla" fu di 3.2°C, quasi nella media.
La temperatura più alta dei tre giorni si è registrata il 31.1.1982 con 19°C
La più bassa il 31.1.1987 e il 29.1.2005 con -8°C
[Centro geofisico prealpino]
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